La scorsa notte ho avuto un incubo!
Ero nella cucina di Masterchef e i tre giudici “implacabili” ci avevano dato un compito arduo. Rivisitare un classico della cucina italiana: la carbonara!
Con poco tempo per inventarmi qualcosa di nuovo, ho avuto la “temeraria” idea di incorporare un elemento croccante al piatto. Perchè non aggiungere delle “foglie”* di carciofo fritto?
Tutto fiducioso porto il mio piatto ai giudici e… non ricordo nient’altro… probabilmente Cannavacciuolo deve avermi dato una pacca tale, da farmi svegliare immediatamente!
La mattina racconto tutto a mia moglie e lei mi risponde: “Questa mania di aggiungere! Anche ieri sera nella minestra hai aggiunto troppo olio!”
Rovinare tutto nella foga di differenziarsi, di diventare unici, è un passo falso estremamente facile! Non solo in cucina.
In generale, per migliorare oggetti, idee o per trovare soluzioni ai problemi di ogni giorno è necessario avviare un processo che generi un cambiamento.
Ora, dal momento che non siamo in grado di considerare contemporaneamente un gran numero di alternative, tendiamo a concentraci su poche idee che pensiamo essere le più interessanti.
Il dato curioso di tutto questo processo è che:
Una volta scelta un’opzione, tendiamo ad aggiungere!
A questa conclusione sono arrivati i ricercatori dell’Università della Virginia dopo aver analizzato molti casi pratici**.
Gli psicologi hanno evidenziato quanto ci sentiamo spinti (quasi obbligati) ad “aggiungere”, nonostante che questa scelta spesso non apporti alcuna utilità o beneficio alla risoluzione del problema in questione.
Il dato curioso è ritrovare questa tendenza ad abbondare tanto nell’ingegneria, quanto nella scrittura, nella cucina, nella pianificazione finanziaria o in altri settori.
È la nostra propensione naturale ad aggiungere che porta ad avere degli effetti impensabili nella vita di tutti i giorni:
- agende e vite super impegnate e con poco tempo libero;
- case piene di oggetti;
- aziende con procedure super complicate;
- numero di leggi che rasentano la follia (110 mila leggi in vigore in Italia, di cui 33 mila regi decreti!!)
- impatti devastanti sul nostro ambiente;
- investitori poco consapevoli e insoddisfatti.
Se guardiamo al caso specifico della pianificazione finanziaria, interrompere il processo di continuo aggiungere, imparando invece a togliere, significherebbe:
- ridurre le parole nelle conversazioni con i clienti e ascoltare di più;
- eliminare informazioni complesse e fuorvianti;
- usare strumenti (fisici o verbali) che permettono di fare un passaggio alla volta, evitando di saltare direttamente alle conclusioni.
Leonardo Da Vinci diceva:
“la semplicità è l’ultima sofisticazione”.
Come dire: la semplicità è il distillato di un processo di raffinazione!
Non è una passeggiata, ma sicuramente produce degli ottimi risultati.
Pensiamo all’esempio di Google che, pur essendo nato dopo Yahoo (nel 1998 contro il 1994), è riuscito a bruciare i 4 anni di vantaggio di presenza sul mercato del suo competitor, proprio grazie alla sua semplicità e chiarezza.
So bene che la tua carriera è un continuo formarsi e studiare argomenti complessi mutevoli nel tempo.
Tutte le volte che, andando in profondità nella tua materia, comprendi cose che pensi siano interessanti, senti una forza che spinge verso l’esterno queste tue nuove conoscenze.
Un po’ come la macchina dei popcorn… una volta inseriti i chicchi di mais, è difficile impedire che scoppino!
La spinta a esternare deriva dal fatto che:
- stai imparando e vuoi condividerlo col mondo;
- stai costruendo nuove competenze che vuoi ti siano riconosciute.
Togliere, in questi casi, è davvero difficile.
Togliere ti lascia una sensazione di incompletezza. Pensi di non aver fatto o detto abbastanza per far capire agli altri quanto vali.
Ad un certo punto, però, se vuoi veramente avere successo, devi invertire la rotta.
Togliere è un’abilità che devi costruire e allenare nel tempo.
Quali saranno i prossimi corsi formativi di successo?
A mio avviso saranno quelli che ti insegneranno a “togliere” concetti e ti aiuteranno a metterli in fila secondo delle priorità.
Se ci pensi bene, è un po’ quello che sta accadendo nel mondo a proposito del tema ambientale:
- meno emissioni;
- meno sprechi;
- meno consumi inutili.
Rimaniamo sintonizzati quindi perchè qualche nuova idea su questo fronte arriverà a breve!
* Per i puristi “brattee”.
** Adams, Gabrielle S; Converse, Benjamin A.; Hales, Andrew H.; Klotz, Leidy E. “People systematically overlook subtractive changes” Nature, Aprile 2021
Meyvis, Tom & Yoon, Heeyoung. “Adding is favoured over subtracting in problem solving” Nature, Aprile 2021