Come avere il giusto grado di fiducia in noi stessi?

Se hai seguito i miei corsi via Zoom, sai che il mio desktop ha una bellissima foto della luna scattata da mia figlia Chiara.

Ci tengo molto sia perchè è di mia figlia, sia perché mi ricorda che siamo circondati da cose che hanno non solo una parte illuminata (quella evidente), ma anche una nascosta, come appunto la luna che sto guardando mentre scrivo questo articolo.

Quando la NASA decise di andare sulla Luna si discusse molto della “Teoria della Polvere”*.

Quale era la composizione della superficie lunare? Non certo di formaggio! Sarebbe stata abbastanza solida da sostenere il peso dell’Apollo?

Il dubbio era lecito, anche perché il Professor Thomas Gold sosteneva, dati alla mano, che la superficie della Luna fosse completamente ricoperta di polvere sottilissima, il cui spessore era ignoto.

La teoria poteva apparire bizzarra, ma l’essere troppo sicuri avrebbe esposto gli astronauti dell’Apollo 11 ad un potenziale rischio: se la superficie della Luna non fosse stata abbastanza solida, non sarebbe stato possibile l’allunaggio e il decollo per il ritorno.

Prevalse un approccio cauto. Dei Ranger senza equipaggio furono inviati sulla superficie del satellite per compiere dei test.

Nonostante che i risultati dei test sconfessassero la teoria di Gold, si decise, per prudenza, di montare sull’Apollo 11 cuscinetti di atterraggio molto più larghi di quelli necessari su un suolo solido. Hai visto mai? 😉

Questo non è un esempio di eccesso di prudenza, ma di minimizzazione del rischio in mancanza di informazioni certe. La checklist delle diverse fasi dell’allunaggio aveva evidenziato delle criticità, e proprio queste dovevano essere messe in sicurezza. È stato il successo del “Metodo” con cui il problema è stato affrontato e risolto.

Il mondo, invece, è pieno di persone troppo sicure di loro stesse. L’ eccessiva sicurezza porta spesso a superficialità, negligenza e promesse non mantenute.

Ti metteresti nelle mani di un chirurgo così sicuro di sé da seguire 2 interventi di routine contemporaneamente? O di un pilota di aerei che atterra bendato, perché tanto lo ha fatto tante volte?

È arcinoto che la troppa sicurezza porta a comportamenti rischiosi e ad una preparazione inadeguata.

D’altro canto, avere poca fiducia in se stessi ha risvolti altrettanto negativi.

Come trovare quindi un equilibrio?

Partiamo dal prendere coscienza che confidare in noi stessi non significa esclusivamente guardare ai risultati.

Quando abbiamo imparato a camminare o a parlare lo abbiamo fatto senza sapere che un giorno ci saremmo riusciti. Ci siamo semplicemente impegnati con costanza, ogni giorno. Abbiamo trovato cioè un metodo efficace che ha premiato i nostri sforzi.

Quindi, un buon modo per trovare un equilibrio è confidare in noi stessi concentrandoci principalmente sul modo con cui facciamo le cose (metodo) più che sul risultato.

Un esempio pratico di questo modo di rapportarsi con se stessi e con gli altri?

Finale di Wembley, luglio 2021: Roberto Mancini comunica ai giocatori della nazionale gli 11 titolari della partita.

Nelle poche parole registrate in video**, Mancini dice:

“Io non ho niente da dire,

Voi sapete quello che siete

E non siamo qui per caso.

Siamo noi i padroni del nostro destino.

Non l’arbitro, non gli avversari, nessuno.

Ok?

Voi sapete quello che dovete fare!

Non ha parlato di avversari, non ha parlato di risultati, ha detto: “Voi sapete quello che dovete fare!”.

In altre parole: concentratevi sulla pratica, sul metodo.

Meglio se questa pratica sia “divertente”, come il CT ricordava durante le conferenze stampa!

Perchè Mancini ha usato queste parole?

Perchè se i calciatori non avessero avuto fiducia nel loro impegno, nella pratica, negli schemi, allora avrebbero corso il rischio di perdere confidenza in loro stessi, rimanendo in balìa di emozioni molto difficili da domare: la paura o il rimpianto.

Concèntrati sul tuo metodo senza riserve. Sii confidente nella tua pratica, aggiustala e migliorala nel tempo, non sarà mai un lavoro a vuoto, perché come diceva Nelson Mandela:

“Non perdo mai. O vinco o imparo.”

Nelson Mandela

*Per parecchi anni, Gold portò avanti l’idea che la superficie della Luna potesse essere ricoperta in ampie zone da uno spesso strato di polvere. La sua opinione influenzò il progetto del Programma Surveyor statunitense di sonde lunari. Le precauzioni adottate, comunque, si rivelarono eccessive, dato che Gold aveva sovrastimato l’effetto con cui le continue espansioni e contrazioni dovute alla variazione di temperatura avevano polverizzato lo strato superficiale roccioso della Luna.

https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Gold

** https://www.youtube.com/watch?v=jKwQMqBCv7U

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