Fin da piccoli ci insegnano che studiare apre la mente. “Che fatica però!” pensavo “Ci vorrebbe una bacchetta magica per trasferire il libro di filosofia direttamente in testa. Così domani so tutto!”
A cosa serve la conoscenza?
I ricordi dei banchi del liceo affiorano. Socrate diceva: “Il Sapere rende liberi”. Ed essendo la libertà di pensiero la più grande forma di potere, avrebbe chiosato: “Sapere è potere”.
In questo senso, siamo tutti figli di Socrate.
Sappiamo in cuor nostro che la conoscenza è di enorme valore e un obiettivo centrale per le nostre vite.
Ma perché sapere è potere?
Perché la conoscenza potrebbe portarci ad agire per il nostro bene (gli economisti direbbero “per le nostre utilità”) e per il bene degli altri.
Quindi la conoscenza porta in sé una coerente azione di valore per noi e gli altri.
Bene. Allora, dovremmo essere coerenti!
Non ti pare? Ed invece …
Pensiamo a come ci comportiamo nei confronti della nostra salute.
Io so che dormire meglio migliora la mia salute.
So che voglio essere più sano e dormire di più.
So che limitare l’esposizione alla luce blu, di sera, può aiutare a migliorare il mio sonno.
Eppure, molto spesso, prima di andare a letto guardo il mio smartphone.
So chiaramente cosa devo fare. Eppure non lo faccio!
Capita a tutti, credo. Perché?
Perché tra conoscere cosa fare e farlo davvero, c’è una differenza enorme.
In altre parole, sapere ≠ fare.
Molti di noi lavorano duramente per colmare questa lacuna. Gli sforzi, però, raramente risultano efficaci.
Quanti seminari online hai seguito negli ultimi mesi? Quanti libri o articoli hai letto nelle ultime settimane? Molti immagino.
Quanto spesso hai iniziato a mettere in pratica le cose che hai appreso?
Proprio qui sta il busillis.
A grandi linee, molti sanno già cosa fare per andare nella giusta direzione. Conoscono già i “fattori” che innescano un circolo virtuoso.
Ne parlavo qualche tempo fa (*):
La fatica sta nel trasformare questa conoscenza in azione.
La fatica sta nell’agire in modo coerente con il sapere.
A mio avviso, dietro questo modo di pensare c’è una “verità comoda” su cui ci siamo adagiati:
“Il problema è la mancanza di conoscenza”
Una “comoda verità” dove la ricerca del sapere ha spesso un obiettivo ancor più comodo: una formula magica, magari autoinstallante. Un file.exe!
Oggi siamo enormemente sbilanciati sulla ricerca della conoscenza rispetto al fare. Ovvio, informarsi e acquisire conoscenza è sempre più accessibile ed è necessario per crescere personalmente e professionalmente. Resta invece l’ostacolo psicologico di valutare attentamente le informazioni e mettere in pratica quanto acquisito.
Per questo ti chiedo:
- Ferma, per favore, la ricerca di conoscenza fine a se stessa. La formula magica non esiste e non puoi continuare ad essere un collezionista seriale di spunti che rimangono tali;
- Rifletti come questo processo di acquisizione della conoscenza abbia modificato i reali fattori che contano nel tuo lavoro;
- Identifica i principi e i fattori a cui senti di uniformarti;
- Inizia a riconoscere al fare il valore che merita.
Se riuscissimo a fare questo, concentreremmo la ricerca di conoscenza sui modi che rendono più semplice e più efficace l’implementazione delle conoscenze acquisite.
Goal Based Investing Italia ha questo scopo: orientare verso il fare, tutti i principi e i fattori a cui la filosofia Goal Based riconosce valore.
Se ti riconosci anche tu in questi principi, allora faremo un pezzo del viaggio insieme!
*”Psicologia delle Previsioni” https://www.linkedin.com/pulse/psicologia-delle-previsioni-luciano-scir%C3%A8/