Surfare sulle onde del mare è bellissimo, ma non è semplice. Cercare l’equilibrio sulla cresta dell’acqua, mentre una montagna di 2 piani di schiuma furiosa è alle tue spalle richiede una buona dose di folle autostima; è un attimo: disegni una curva che ritieni di poter gestire e …
… l’onda ti travolge! La fisica ha la meglio sulle tue più rosee speranze e ti trovi a levigare con la schiena il fondo corallino come se fossi una rete a strascico.
Eppure, guardandoli dall’esterno, i movimenti dei surfisti del Surf Championship Tour 2023 sembrano lineari, armonici e quasi semplici.
Lo stesso potrebbe dirsi per la gestione delle finanze personali. Da qualche giorno è iniziato il “Mese dell’Educazione Finanziaria” e se mi chiedessi di darti alcuni semplici consigli ti direi:
- spendi meno di quanto guadagni;
- investi la differenza (risparmio) in pochi e semplici strumenti di investimento molto diversificati;
- continua così per i prossimi 30 anni;
- goditi il ricavato per il resto della tua vita.
Semplice, no?
Eppure, come ben sai, di semplice c’è ben poco: la realtà è più vicina ad un ghirigori di situazioni che si intrecciano e sovrappongono.
Spendi meno di quello che guadagni? (1)
Partiamo col dire che per molte persone (famiglie) riuscire a guadagnare abbastanza per sostenere la creazione di un risparmio regolare non è così scontato.
Per poter accedere a questo livello, quasi come se fosse una struttura piramidale, è necessario prima aver fatto un investimento iniziale: spesso infatti devi investire su te stesso per poterti poi permettere di far crescere il tuo reddito futuro.
Recentemente mi sono trovato a tenere un corso con dei giovani consulenti finanziari che hanno iniziato il loro percorso lavorativo da 1 o 2 anni. Nonostante siano fortunati perché hanno un lavoro, un reddito iniziale non basso, una banca che investe sulla loro crescita, alla domanda: ”Riuscite a risparmiare?” la risposta è stata: “Non sempre. Non ci riusciamo in maniera continuativa”.
Le ragioni possono essere molteplici, certamente, ma sono convinto che oggi come oggi “spendi meno di quello che guadagni” sia un assunto che richiede parecchio tempo.
Un tempo in cui le persone possono trovarsi nella posizione di cambiare lavoro, di specializzarsi sempre di più tentando di far crescere il proprio reddito. Purtroppo però, a volte, anche se si ha un lavoro l’indipendenza finanziaria non è scontata.
Oggigiorno tutte le classifiche sul benessere dipingono l’immagine di un paese in cui troppe persone sono rimaste impantanate in una trappola fatta di bassi redditi, bassi risparmi e una situazione di caos finanziario nella quale riuscire a intavolare dei progetti di investimento a lungo termine diventa un disegno difficilmente realizzabile.
Spendi meno di quello che guadagni? (2)
Quando si superano le difficoltà iniziali e si inizia davvero a guadagnare di più rispetto a quanto si spende , altre sfide appaiono all’orizzonte.
Sfida n. 1. Influenzato dagli “influencer”.
La tentazione di adottare uno stile di vita poco sostenibile perché alimentato dalle aspettative della famiglia o dalla cultura in cui si vive, è estremamente forte e pericolosa.
In questa fase, il rischio è quello di avere per modello uno stile di vita pensato o vissuto da altri. La società, volente o nolente, influenza i nostri desiderata con immagini e aspirazioni preconfezionate.
Ecco che coloro i quali rincorrono stili di vita basati su premesse fragili potrebbero cadere nella trappola del debito, che, come al gioco dell’oca, li riporta indietro nel tempo di anni, se non decenni.
Sfida n. 2. Mettere tempo al tempo
Altri individui potrebbero non comprendere l’importanza di iniziare ad investire il prima possibile scegliendo di attendere troppo a lungo. In questi casi il “tempo” degli investimenti è spesso rimandato, con il rischio di comprometterne i frutti.
Sfida n. 3. Sotto il peso della famiglia
Infine, altri ancora potrebbero trovarsi ingabbiati nei bisogni di spesa eccessivi dei figli, o dei genitori finanziariamente vulnerabili, o nella copertura di debiti accumulati da familiari, intaccando così alla base la capacità di risparmiare, investire e creare ricchezza aggiuntiva per il futuro.
Come puoi vedere allora:
investire non è semplice, perché non lo siamo noi!
Non siamo semplici: né prima di arrivare ad avere una capacità di risparmio, né quando riusciamo ad ottenere risorse disponibili per investire.
Investi in semplici strumenti diversificati e continua per i prossimi 30 anni (3)
Anche quando pensiamo di aver svolto correttamente tutti i passaggi che portano ad un processo di investimento, potenziali errori di valutazione, pregiudizi o emozioni contrastanti possono essere in grado di mettere in crisi tutto.
Ad esempio, secondo te quali sono gli stati d’animo degli investitori che pur avendo diversificato i loro portafogli oggi si trovano in situazioni simili a queste?
Portafoglio*: 80% obbligazioni governative globali / 20% azioni globali … – 12.39% dai massimi (arco temporale del ribasso pari a circa 22 mesi)
Portafoglio*: 70% obbligazioni governative globali / 30% azioni globali … – 10.90% dai massimi (arco temporale del ribasso pari a circa 21 mesi)
Portafoglio*: 50% obbligazioni governative globali / 50% azioni globali … – 8.24% dai massimi (arco temporale del ribasso pari a circa 21 mesi)
Inutile dire che la situazione vissuta sia alquanto scomoda, dal momento che:
- chi ha rischiato di più (portafoglio con più azioni) oggi si trova in una situazione migliore (50/50 -8,24% vs 80/20 -12.39%) di chi pensava di aver rischiato meno (con le obbligazioni governative);
- tutti vorrebbero recuperare e tornare ai livelli massimi più velocemente possibile, rimpiangendo di non aver fatto una scelta diversa.
Siamo davanti ad un contesto ambiguo e potenzialmente pericoloso, in cui bisogna stare molto attenti.
La foga di voler far qualcosa (qualsiasi cosa), per non subire passivamente la situazione in atto e per accelerare il recupero, potrebbe spingere gli investitori ad accettare di aumentare i rischi con l’unico obiettivo di rincorrere il rendimento; questo a prescindere dagli obiettivi di vita per cui gli investimenti erano stati pensati.
Sicuramente 2 anni fa si è verificata una situazione eccezionale: la peggiore crisi dei titoli obbligazionari degli ultimi decenni, ma oggi se dovessimo guardare al futuro per poter scegliere al meglio, non potremmo mai prescindere dal valutare non solo “cosa fare”, ma anche dal “come farlo”.
Intendo dire che adesso è il momento di dare il giusto peso alla pazienza e al tempo per:
- aspettare che i rendimenti delle obbligazioni (che nel frattempo sono cresciuti) pian piano si materializzino nei portafogli;
- sperare che la crescita dei tassi di interesse delle banche centrali sia ormai alla fine, in maniera da vederne al più presto l’inversione di tendenza (con l’indubbio vantaggio di veder crescere i prezzi dei titoli obbligazionari già in portafoglio).
Infine come non nominare, in questo viaggio nella gestione delle finanze personali, coloro che ce l’hanno fatta? Quelle persone che sono riuscite davvero a spendere meno di quanto guadagnavano, hanno risparmiato, investito e adesso sono pronte a goderne i frutti.
Goditi il ricavato per il resto della tua vita (4)
Ottimo! Liscio come una tavola da surf, allora.
Non proprio. Anche in questo caso le situazioni reali NON sono semplici. Perché è probabile che:
- dopo decenni di risparmi e investimenti e con una discreta ricchezza disponibile possa essere difficile godersene i frutti. Non è semplice passare da una mentalità di risparmio disciplinato a quella di piena libertà nelle decisioni di spesa;
- quando una ricchezza importante deve essere trasferita alle generazioni future è complicato imparare a gestire le dinamiche familiari, gli aspetti emotivi e tutti gli elementi di pianificazione patrimoniale.
Insomma un groviglio di situazioni che il “Mese dell’Educazione Finanziaria”, anche quest’anno ha il compito di mettere in evidenza e di cercare di sbrogliare.
A mio avviso partendo dalla chiara consapevolezza che :
ogni importante evento finanziario è anche un importante evento psicologico
solo lavorando sugli aspetti emotivi dei nostri clienti la matassa delle decisioni finanziarie che incontreranno lungo la loro vita potrà essere piano piano affrontata e sbrogliata.
*Dati dal gennaio 1985 a fine agosto 2023. Indici: azioni globali / MSCI World Index in USD convertito in Eur; obbligazioni globali / FTSE World Government Bond – Developed Markets Index (Hedged EUR).