Perché Keynes è un fan del Goal Based Investing

Keynes ha avuto torto. Purtroppo!

In “Prospettive economiche per i nostri nipoti”*, negli anni ‘30 del XX secolo, il famoso economista di Cambridge immaginava un futuro dove: “per la prima volta dalla sua creazione, l’uomo si troverà di fronte al suo vero, costante problema: come impiegare la sua libertà dalle cure economiche più pressanti, come impiegare il tempo libero che la scienza e l’interesse composto gli avranno guadagnato, per vivere bene, piacevolmente e con saggezza.

Leggendo questa frase, mi sono venute in mente due immagini di due differenti film.

Ricordate la visione del futuro della prima serie di Star Trek? Tutto pulito, efficiente, plancia di comando lustrata e sanificata.

Spok e Capitano Kirk. L’efficienza e l’efficacia fatta persona.

E “Blade Runner”? Altra visione del futuro: mondo governato dal caos e molto meno lindo e pinto. Roy Batty, protagonista controverso.

La realtà di oggi è più vicina a Blade Runner. E non perché, ritornando a Keynes, la scienza non abbia fatto salti in avanti formidabili, ma perché la ricchezza creata globalmente non è stata equamente distribuita e perché solo pochi hanno avuto la possibilità di utilizzare a pieno l’interesse composto!

Dare la possibilità alle persone di avere accesso, sin dalla loro nascita, a questo moltiplicatore di opportunità ed obiettivi di vita dovrebbe essere sancito nelle Costituzioni delle nostre Nazioni!

Come mai gli investitori, e quelli italiani in prima fila, fanno fatica ad approfittarne in modo esteso?

Keynes aveva ragione!

Aveva ben chiaro quale fosse il problema:

Dovremo saperci liberare di molti dei principi pseudomorali che ci hanno superstiziosamente angosciato per due secoli per i quali abbiamo esaltato come massime virtù le qualità umane più spiacevoli.

Dovremo avere il coraggio di assegnare alla motivazione “denaro” il suo vero valore.

L’economista aveva chiarissimo, quasi 100 anni fa, quale fosse il vero valore del denaro.

Quindi?

Dobbiamo: “avere il coraggio di assegnare alla motivazione “denaro” il suo vero valore” … in altre parole dobbiamo lavorare con metodo, convinzione e perseveranza sull’efficacia delle scelte di investimento, piuttosto che sull’efficienza ex-ante di portafogli di investimento.

La vera frontiera è la “frontiera efficace” della gestione degli obiettivi dei clienti.

Troveremo così, proprio quegli obiettivi che corrispondono ai valori in cui i clienti si rispecchiano.

Frontiera efficace

Come fare?

Ti propongo un primo passo.

Siediti. Prenditi del tempo per riflettere e rispondi seriamente a questa domanda: perché il denaro è importante per te?

Questo è il primo step per cambiare punto di vista.

Un punto di vista nuovo dove non abbiamo come obiettivo quello di anticipare il futuro, ma riuscire a combinare le azioni di oggi per produrre il futuro dei nostri clienti domani.

Solo in questo modo non subirai il mercato, ma lo indirizzerai affinché i clienti, come scriveva Keynes, possano avere i mezzi “per vivere bene, piacevolmente e con saggezza”.

Sei pronto a cambiare prospettiva? Sei pronto a lavorare in ottica Goal Based?

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