Il Goal Based Investing dà al mercato finanziario un ruolo di una certa rilevanza nel momento in cui occorre costruire i portafogli che devono raggiungere gli obiettivi di vita degli investitori.
Un recente studio di Bridgewater* (il più grande Hedge Fund al mondo) contiene delle riflessioni interessanti su come aggiornare l’approccio strategico alla gestione dei portafogli. Queste indicazioni potrebbero essere utili anche per la costruzione dei portafogli Goal Based.
I gestori americani si sono interrogati sulle conseguenze di una politica di tassi USA ultra bassi per lungo termine.
Se guardiamo l’esperienza recente non hanno tutti i torti.
Le recenti crisi economico finanziarie hanno esteso enormemente la massa monetaria (l’attuale bilancio della FED ha raggiunto i 7 trilioni di dollari) e abbassato il livello dei tassi di interesse. In circa 10 anni, il livello di rendimento del US Treasury a 10 anni, è sceso dal 4%-5% pre-crisi 2008, al 2%-3% pre-Covid, fino agli attuali livelli tra lo 0,5% e 1%.
Le Banche Centrali sono entrate in una nuova fase. Bridgewater la definisce MP3 (Monetary Policy 3), dove:
- dopo aver utilizzato al massimo la leva dei tassi (MP1);
- aver sperimentato il QE in modo esteso (MP2);
- oggi si punta, alla monetizzazione della spesa dei governi, grazie ad un elevato coordinamento delle politiche fiscali e monetarie (MP3).
Non è una cosa di poco conto.
Per gli Stati Uniti pensare di rimanere a questi livelli per molto tempo è davvero una nuova sfida. Infatti poiché il dollaro è la più importante moneta di riserva a livello globale, i tassi e la politica monetaria della FED hanno un impatto molto esteso.
Oggi circa l’80% delle obbligazioni governative globali sono sotto l’1% di rendimento*. E’ un nuovo massimo storico!
Gli specialisti di Bridgewater ci ricordano che una prolungata politica di tassi zero insieme all’approccio “MP3” ha 4 importanti conseguenze:
- sui tassi e i rendimenti delle obbligazioni;
- sull’andamento delle altre asset class, per effetto del tasso di sconto;
- sulla costruzione dei portafogli per l’effetto che i tassi hanno sulle correlazioni delle asset class, sulla diversificazione e sul bilanciamento delle diverse componenti;
- sulle economie. Quest’ultimo punto, poi, impatta sui fondamentali economici delle diverse asset class, generando un effetto retroattivo sulle stesse.
Sintetizzando: un nuovo contesto per gli investimenti sta nascendo!
Bene: fin qui nulla da segnalare.
Come diceva qualche anno fa un ex Ministro dell’Economia: “mi sembra di vivere in un videogioco”. Crisi dopo crisi si passa al livello successivo.
Una specie di Jumanji della finanza.
La cosa adesso si fa interessante.
I gestori di Bridgewater ci dicono come pensano di modificare il loro approccio alla gestione strategica del portafoglio.
- Asset Allocation Strategica
“Il nuovo livello” non cambia l’impostazione di base sull’utilizzo completo e diversificato dei beta di mercato a seconda dei possibili scenari macro. In altre parole rimane la logica di costruzione alla base dell’ “All Weather Portfolio”.
- Variazioni rispetto al passato
Data l’attuale situazione, le variazioni nell’utilizzo di alcuni beta strategici vanno nella direzione di:
- diversificare la componente dei titoli obbligazionari governativi nominali con obbligazioni inflation-linked e oro. Questo perché la nuova fase MP3 rende più probabile che “la monetizzazione della spesa” o “helicopter money” sia un tool ricorrente anche in futuro. Di conseguenza, anche in una fase di crescita economica non esaltante, questo strumento potrebbe spingere comunque la crescita dei prezzi (Stagflazione);
2. guardare alla diversificazione geografica con nuovo interesse. Il processo di de-globalizzazione e frammentazione in atto renderà meno correlate le asset class dei tre blocchi economici più importanti (USA, Europa e Cina);
3. selezionare gli strumenti azionari facendo particolare attenzione
- alla stabilità della domanda dei beni di queste aziende;
- alla loro capacità di generare flussi di cassa stabili o in crescita;
- alle politiche di dividendi che possano approssimare quelle tipiche degli strumenti obbligazionari.
In un mondo in cui il tasso di sconto è prossimo allo zero sono i flussi di cassa che contano più di ogni altra cosa.
Sono raccomandazioni di buon senso che ogni consulente potrebbe far proprie nella costruzione strategica di portafogli diversificati basati sugli obiettivi.
In attesa che dal “livello” MP3 si passi all’MP4, grazie ad esempio all’implementazione di una Central Bank Digital Currency che permetta alle Banche centrali di applicare i tassi negativi sui depositi retail e riguadagnare la leva dei tassi**, prendiamo consapevolezza sul fatto che lavorare in ottica goal based con i clienti:
- non solo aggiunge alla diversificazione spaziale delle asset class anche la diversificazione temporale degli obiettivi;
- ma introduce una diversificazione emozionale (ogni obiettivo ha una sua “forza” emozionale) che rende il sistema finanziario a livello macro più anti-fragile.
L’effetto aggregato è quello di allontanare il rischio di GAME-OVER!
* https://www.bridgewater.com/grappling-with-the-new-reality-of-zero-bond-yields-virtually-everywhere
** https://www.project-syndicate.org/commentary/covid19-impact-on-rise-of-central-bank-digital-currency-by-kenneth-rogoff-2020-08. Kenneth Rogoff è sostenitore dell’introduzione di una Central Bank Digital Currency che permetta l’applicazione dei tassi negativi sui depositi e stimoli gli investimenti.