Nutrire la relazione dipende da noi

Marzo 2008. Julio Diaz, un giovane assistente sociale di New York, come tutte le sere prende la metropolitana per mangiare un boccone nel suo ristorante preferito prima di tornare a casa nel Bronx.

Quella sera, all’uscita dalla stazione, sbuca dall’ombra un adolescente con un coltello in mano.

Julio dà il portafoglio al ragazzo, che afferratolo sta per scappare, ma a quel punto il giovane Diaz fa qualcosa di inconsueto:

“Aspetta un attimo” gli grida “se te ne vai tutta la sera in giro a derubare la gente, prendi almeno la mia giacca, così non sentirai freddo.”

Il giovane ragazzo gli chiede con stupore: “Perché lo fai?”

Julio risponde: “Se sei disposto a rischiare la libertà per pochi dollari, devi averne proprio bisogno!” e poi continua “Io volevo solo mangiare un boccone. Anzi, se vuoi venire anche tu … sei il benvenuto!”

Qualche minuto dopo i due si trovano seduti l’uno di fronte all’altro nel ristorante preferito di Julio. I camerieri li accolgono con calore, il direttore e persino il lavapiatti passano a scambiare due chiacchiere con Julio.

“Conosci tutti!” commenta il ragazzo sospettoso “Non sarai mica il proprietario?”

“Ma no! È solo che vengo spesso a mangiare qui” risponde Julio.

“Si, ma sei gentile anche con i lavapiatti!”

“Questo è strano? Non ti hanno insegnato ad essere gentile con tutti a scuola?” chiede Julio.

“Certo! Ma non ho mai pensato che qualcuno lo facesse sul serio!”

Due settimane dopo, intervistato da un giornalista* che gli chiede per quale ragione avesse deciso di invitare il suo giovane aggressore a cena, Julio risponde senza esitare: “se tratti bene le persone, puoi almeno sperare che facciano lo stesso con te. Di più non si può chiedere, in questo mondo complicato!

A pensarci bene sono poche le idee che influenzano così tanto il mondo, quanto il giudizio che abbiamo sugli altri o, più in generale, sul genere umano.

Ciò che presumiamo degli altri è spesso ciò che noi stessi evochiamo!

Le persone, infatti, tendono a specchiarsi l’una nell’altra. Se ti fanno:

  • un complimento, tu ricambi con gentilezza;
  • un commento scortese, senti subito il bisogno di rispondere per le rime.

Non è sempre agevole costruire relazioni di fiducia se non è chiaro il funzionamento di tale meccanismo. Il problema è che, a volte, potremmo cadere in un eccesso di legittima difesa e finire per alimentare il cinismo che, nella vita, non aiuta mai.

Julio, invece, ha messo in pratica qualcosa di paradossale, di contro intuitivo, che però allo stesso tempo è estremamente razionale ed efficace. Interrompendo una spirale comportamentale negativa con un’azione positiva (in psicologia viene chiamato: “comportamento non complementare”) ha permesso all’altro di cambiare la direzione del suo comportamento. È probabilmente molto vicino al principio che Qualcuno molto in Alto, qualche tempo fa, aveva insegnato dicendo: “porgi l’altra guancia”**.

Con questo non voglio sostenere che si sia buoni per natura, un po’ come Rousseau dipingeva l’Uomo Naturale. Gli esseri umani non sono angeli.

Vorrei invece che tu riflettessi sul fatto che nelle relazioni gran parte del risultato dipende da:

  • te;
  • cosa credi;
  • come pensi siano gli altri.

Come insegna questa breve storia che un nonno saggio racconta al suo piccolo nipote:

“Sai Francesco, dentro di me si combatte una battaglia quotidiana, una lotta tra due lupi.

Uno è cattivo, rabbioso, avido, geloso e arrogante;

L’altro è buono, tranquillo, affettuoso, umile, generoso e leale.

Questi lupi lottano anche dentro di te e in tutte le persone lì fuori.”

Francesco ci pensa un attimo e poi chiede: “Nonno, ma quale dei due lupi vince?”

Il vecchio sorride e risponde: “Quello che tu nutri!”

Che si parli di Goal Based Investing o delle sfide più importanti del nostro tempo (dal riscaldamento globale al declino della fiducia reciproca nelle nostre società) le risposte che cerchiamo parlano sempre di “collaborazione” tra persone e, di conseguenza, dell’idea che ci facciamo degli altri e di quello che evochiamo di loro. Nutrire la parte buona in noi è fondamentale per credere che anche gli altri possano farlo. Questo ci aiuta ad “accogliere” meglio gli altri e a tirare fuori il meglio da loro e da noi.

Vi auguro di nutrire la parte buona di voi in questo Natale ormai prossimo e vi dò appuntamento a gennaio.

Un grande abbraccio a tutti e ancora Buone Feste!

*Michael Garofalo NPR Story Corps 28 marzo 2008 / https://www.npr.org/2008/03/28/89164759/a-victim-treats-his-mugger-right

** Il mondo è pieno di persone che ogni giorno porgono l’altra guancia e vengono ispirati dai principi cristiani, da quelli del Mahatma Gandhi o da quelli di qualsiasi altra persona meno conosciuta che ha fatto dei “comportamenti non complementari” una via da seguire.

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