La scrittura è uno strumento sottovalutato. Quando scrivi di cose che ti appassionano, accade qualcosa di magico. Man mano che procedi con la scrittura, inizi un viaggio interiore che ti mette in contatto con il tuo IO più intimo.
La comprensione di chi siamo oggi e di chi vorremmo essere domani, potrebbe essere facilitata dallo scrivere.
Hal Hershfield dell’Università della California (UCLA) ha trascorso due decenni a studiare la relazione tra il nostro “sé presente” e il nostro “sé futuro”, escogitando soluzioni e trucchetti per aiutarci oggi a prendere decisioni lungimiranti e gentili con la versione futura di noi stessi.
In una ricerca del 2009 Hal, utilizzando scansioni cerebrali fMRI, fece una scoperta paradossale: quando le persone pensano alla versione di loro stessi del futuro, producono un’attività cerebrale molto simile a quella registrata quando si pensa ad una persona sconosciuta. Tale risultato ebbe molto clamore nel mondo scientifico e diede il via a una serie di sperimentazioni per rafforzare la connessione tra il nostro “sé presente” e il “sé futuro”. Lo scopo di queste sperimentazioni era di costruire un vero e proprio rapporto di “amicizia” tra la nostra persona oggi e la nostra persona di domani, tra il Luciano Scirè di oggi e quello di domani.
La scarsa “confidenza” tra il Luciano di oggi e il Luciano di domani rappresenta uno degli ostacoli più grandi (quasi insormontabili) da superare quando arriva il momento di decidere su questioni che sappiamo accadranno con certezza in futuro e per le quali non sarà ammessa alcuna impreparazione*. A quali mi riferisco? Primo tra tutte mi viene in mente il momento in cui andrai in pensione e avrai a che fare per il resto della tua vita con le condizioni economiche figlie delle tue scelte passate.
Successivamente alla scoperta di Hershfield, ricorderai probabilmente l’esempio dei programmi di grafica capaci di ricreare l’immagine invecchiata del viso delle persone in modo da stabilire una connessione tra le due versioni. Si tratta di programmi che man mano sono andati sempre più diffondendosi in vari campi della vita quotidiana, e anche nel mondo della consulenza finanziaria.
L’efficacia delle immagini è immediata, ma come dicevo, anche la scrittura ha le sue carte da giocare nel momento in cui si parla di connessione tra le persone.
In letteratura un modo testato è stato scrivere lettere al proprio sé futuro o al proprio sé passato; l’obiettivo è dipingere la vita che si desidera creando un legame di amicizia tra i due sé che va oltre il tempo.
A proposito, se non lo hai mai fatto, che consiglio daresti al tuo Te futuro?
Prova a rifletterci. Alza lo sguardo da questo articolo e immagina di dialogare con te stesso tra 10 anni.
Cosa gli diresti?
Nel mio caso, la mia lettera potrebbe iniziare così …
“Caro Luciano del futuro,
Guardati intorno. Dove sei adesso? Hai lavorato tanto per arrivare lì dove sei e spero che tu sia felice per i risultati ottenuti.
Scrivo questa lettera pensando al Te adolescente, che desiderava essere adulto. Aspettavi con impazienza il passaggio alla maturità, il rispetto e l’approvazione degli altri. Immagino che adesso, con più di 60 anni sulle spalle, tu possa guardare ai momenti pieni di gioco e con responsabilità limitate, con una certa nostalgia. Hai bene imparato però che la vita non è una corsa per velocisti, ma una maratona. Non si partecipa solo per “vincere”. Per questo sii gentile con te stesso. Sii ordinato, ma permettiti anche qualche strappo e abbraccia tutte le esperienze che hai vissuto perché sono quelle che ti hanno fatto crescere.
Avrai ancora abbastanza tempo per fare tutto ciò che ami, quindi smettila di stressarti. Se sei troppo preoccupato, non ti accorgi di perdere il bello che hai intorno a te? Abbraccia chi ti circonda. Informati su come stanno e sforzati sempre di ascoltare e comprendere. Comprendere e essere compreso è una sensazione impagabile.
Il denaro è stato importante nella vita per aiutarti a raggiungere quanto ti stava a cuore. Spero che tu abbia contribuito a diffondere questo tipo di pensiero.
Ricorda, infine, che nessuno vive per sempre. Assicurati, quindi, di apprezzare ogni momento della tua vita e non dimenticare mai di essere grato.”
Anche nel tuo lavoro di consulente finanziario, se ci pensi bene, riuscire a rendere amici il sé attuale e futuro del tuo cliente è un passo essenziale per rendere unico il tuo rapporto con lui.
Nel “Piccolo Principe”** il dialogo tra il principe e la volpe lo spiega in modo molto semplice:
“Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai l’unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.”
La parte difficile è lavorare per addomesticare il sé attuale e il sé futuro in modo che vivano in sintonia e amicizia l’uno per l’altro.
Non pare anche a te che la scrittura sia uno strumento sottovalutato?
Una semplice lettera inviata a te stesso nel futuro è un’idea semplice ma efficace per iniziare il dialogo più importante della tua vita.
* Su questo argomento puoi leggere anche l’articolo che parla di “rinoceronti grigi”, eventi di cui siamo a conoscenza e che hanno un alto impatto nella nostra vita: https://goalbasedinvesting.it/previdenza-complementare/
** “Il Piccolo Principe”, Antoine de Saint-Exupery