Pensa alle scelte difficili che devi affrontare in questo momento:
- diventare consulente finanziario autorizzato all’offerta fuori sede o lavorare come dipendente in banca;
- cambiare lavoro o mantenere quello attuale;
- sposarti o non sposarti;
- avere figli o non averli;
- accogliere un genitore malato in casa o trovare una soluzione alternativa;
- donare parte del patrimonio ad un’associazione benefica o dedicare tale patrimonio a figli e nipoti;
- continuare a vivere in città o trasferirti in un posto meno affollato;
- ecc…
Tutte le scelte sono difficili quando ti tormentano e questo è dovuto al fatto di non riuscire a definire l’opzione migliore in assoluto: se consideri certi aspetti l’asticella si sposta a vantaggio di una, se ne valuti altri pende invece verso la seconda.
Fare una scelta significa interrogare i nostri VALORI** seguendo una catena di ragionamenti (a volte poco visibile) di questo genere:
Cosa accade però quando le scelte da affrontare producono un conflitto tra valori?
Tutto dipende da come le alternative si relazionano tra loro e da quanto esse si equivalgano in termini di valore.
A mio parere, riflettere sul rapporto VALORI – SCELTA, non è solo importante per se stesso, ma acquista particolare significato se lo caliamo nel contesto di definizione degli obiettivi di vita dei clienti a partire dai valori da loro indicati.
Mi spiego meglio con un esempio …
Un caro amico con cui ho studiato all’università, al termine degli studi economici ha deciso di intraprendere la carriera di commercialista. Nel momento fatidico di dover scegliere “cosa fare da grande” ha avuto un momento di incertezza perché avrebbe potuto anche inseguire una sua grande passione: il disegno e la pittura.
Immagina, come nel suo caso, di essere di fronte ad una scelta in cui ambedue i lavori ti piacciono: il Commercialista e il Grafico.
Terrai in considerazione sicuramente alcuni elementi che per te contano, come se fossero dei pre-requisiti: avere un lavoro entusiasmante, avere tempo per far crescere la famiglia, avere una certa sicurezza finanziaria, ecc.
Il Grafico è un lavoro creativo che ti mette nelle condizioni di esprimere al meglio il tuo talento artistico. Il Commercialista è un lavoro in cui l’organizzazione, il continuo aggiornamento normativo e la capacità di dialogo sono cruciali per consigliare i tuoi clienti.
Come scegliere allora?
Un aiuto esterno potrebbe magari venire dall’offerta di 500 euro in più, rispetto allo stipendio medio mensile di un neo commercialista, da parte di uno studio di commercialisti interessato ad assumerti.
Ma questi 500 euro in più renderanno migliore il lavoro di Commercialista rispetto a quello di Grafico?
Non è detto. La maggiore SICUREZZA finanziaria iniziale potrebbe non compensare la maggiore LIBERTA’ di espressione artistica del secondo lavoro.
Ecco che grazie a questo semplice esempio salta all’occhio una caratteristica che presumiamo funzioni in tutti gli ambiti della nostra vita e che invece non è detto funzioni in tema di valori.
L’importanza relativa dei valori (Sicurezza, Libertà, Dono, Giustizia, Indipendenza, …) non è misurabile come accade quando quantifichiamo due grandezze fisiche. Se devi confrontare il peso di un cappotto rispetto al peso di uno zaino pieno di libri, è molto facile dare subito una risposta, no?
Lo stesso però non si può dire per i nostri valori; in questo ambito le alternative di scelta possono apparire realmente alla pari.
Nella tua vita quindi a seconda delle scelte da fare potresti trovarti in uno di questi 3 casi***:
- decidi usando valori palesemente non tuoi (ovvero quelli di persone che ti influenzano e che senti chiaramente non appartenerti). Queste decisioni sono esposte ad un’incoerenza di fondo e, con il passare del tempo, possono rivelarsi fragili;
- decidi usando valori che senti tuoi e che nella scelta specifica non sono in conflitto tra loro (questo è il caso della scelta più semplice e chiara);
- oppure fai riferimento a valori tuoi, ma che nella scelta specifica, sono in conflitto; tale contrapposizione rende la scelta difficile.
Quando le alternative sono realmente alla pari, le motivazioni esterne che cerchi di aggregare per capire la strada da prendere (con i vari pro e contro classici) non ti aiutano a capire cosa fare.
Come ne esci quindi?
Rifletti un momento. Pensa ad una scelta difficile che hai affrontato nella vita, quando nonostante tu facessi riferimento ai tuoi valori, rimanevi impaludato nell’indecisione. Come ne sei uscito?
Probabilmente hai esercitato quello che viene chiamato il “potere normativo”, cioè il potere di creare delle motivazioni per te stesso, ovvero delle motivazioni che ti permettono di scegliere quello che vuoi essere, o quello che vuoi diventare. Sono quelle stesse motivazioni che, nel caso del mio amico, lo hanno spinto a diventare Commercialista e non Grafico.
Tutte le volte che ci troviamo a dover scegliere con opzioni valoriali alla pari, riusciamo a fare qualcosa di realmente potente: decidiamo in quale metà campo vogliamo stare.
Riuscire a fare scelte difficili è quindi una reazione razionale, ma non nel senso economico (pro e contro); la razionalità sta nel trovare ragioni che ci siamo creati ad hoc. Si tratta di trovare delle motivazioni che faranno di noi una persona piuttosto che un’altra. Ed è proprio in questo modo che, più o meno consapevolmente, diventiamo autori delle nostre vite.
Se sei consapevole di questo, allora, quando ti troverai di fronte a scelte difficili personali o sarai spettatore di decisioni complesse dei tuoi clienti, spero che questa riflessione potrà tornarti utile.
Le scelte difficili, nella loro essenza, non sono altro che preziose opportunità per farci diventare le persone che desideriamo essere.
*Articolo ispirato dal Ted Talk della filosofa Ruth Chang, maggio 2014
**https://goalbasedinvesting.it/valori-consulenza-finanziaria/
***Ovviamente il discorso sarebbe più articolato e complesso. Il mondo dei valori non è statico ma dinamico e non impermeabile al contesto in cui si vive. Permettetemi, però, la semplificazione per fornire un quadro di riferimento sintetico ma rappresentativo che può essere ricordato più agevolmente.