Il tempo scorre inevitabilmente e l’orologio, per quanto smart, può solo misurarlo.
Del resto quello che ci aspettiamo da un orologio è che registri il passare del tempo. Nient’altro. Questo perché il tempo è indipendente, ha il suo ritmo, e gli strumenti che lo misurano non possono trattenerlo, tutt’al più stanno al passo, sempre che non si fermino.
Qualcosa di simile accade al denaro!
Più volte ho detto che nella modernità, più che in passato, l’uomo ha assegnato al denaro il compito di proteggerlo dal tempo. Anche in questo caso, però, il tempo mantiene il suo ritmo e affinché il denaro tenga il passo deve, come negli orologi, continuare a “muoversi”.
Perché deve continuare a “muoversi”?
L’Istat recentemente ha pubblicato le “Tavole della legge” italiane del valore del denaro nel tempo.
Si tratta di coefficienti che permettono di calcolare la perdita di valore del denaro nel corso degli anni: dall’unificazione del 1861 alla fine del 2020*.
Non potevo resistere! Sono andato a spulciare …
1 euro 1861
Cosa sarebbe accaduto in termini di valore ad “1 euro 1861” (sì lo so che al tempo non c’era, ma oggi si!) nel caso in cui la mia bisnonna lo avesse perso in casa e io lo avessi ritrovato oggi …
Te lo mostro graficamente:
Oggi (fine 2020) con “1 euro 1861” non potrei comprare assolutamente nulla. Il suo valore è prossimo allo zero:
0,0001048 Euro 2020!!!
Guardando il grafico, noterai come il valore del “1 euro 1861” fosse prossimo allo zero già nel 1945.
1 euro 1945
Ripetiamo il ragionamento una generazione più avanti. Se mia nonna avesse perso “1 euro 1945”, oggi, trovandolo, riuscirei a comprare qualcosa?
Vediamo!
Macchè!
Il valore sarebbe ugualmente prossimo allo zero!
Per precisione “1 euro 1945” sarebbe pari a:
0,01329 Euro 2020!!!
Nota bene, anche qui siamo già prossimi allo zero intorno al 1990.
1 euro 1990
E se mia mamma avesse imboscato in casa 1 euro nel 1990 e io lo trovassi oggi?
Finalmente posso comprare qualcosa!
L’ “euro 1990” ha dimezzato il valore, ma posso permettermi un cioccolatino al bar, dopo aver bevuto il caffè!
“1 euro 1990” varrà:
0,51958 Euro 2020!!!
Hai sicuramente notato che l’andamento è comune ai 3 grafici: parte sempre da in alto a sinistra per poi scivolare in basso a destra.
Io lo immagino come un orologio rotto le cui lancette girano in senso antiorario.
Ecco cosa intendevo con “il denaro deve muoversi”!
Le tavole dell’Istat mostrano chiaramente che il denaro per non svilirsi, ha bisogno di essere scambiato!
Quando la moneta è allontanata da noi e data ad altri perchè la facciano circolare e accrescere nel tempo (investimento), allora le lancette dell’orologio iniziano a girare nuovamente in senso orario, (e non più antiorario) e il denaro inizia a mantenere il proprio valore nonostante il passare del tempo.
Oggi chi accantona denaro sui conti correnti vuole cristallizzare il passato per non sottoporlo all’incertezza del futuro.
Peccato che, affinché il denaro mantenga il suo valore nel tempo e quindi ci protegga dal trascorrere dello stesso, debba essere “agito” e non solamente custodito!
Un po’ come le parole di questo articolo.
Queste hanno valore nel momento in cui le scrivo e le collego l’una all’altra in un ragionamento. Allo stesso modo il denaro esiste e mantiene il proprio valore solo nel momento in cui è fatto circolare e connette i diversi attori dell’economia globale.
La parola veicola un pensiero, un’azione. Il denaro viene ripagato da un agire!
Chi oggi smette di investire perché pensa sia la cosa corretta da fare per “controllare il proprio tempo” è come se fermasse l’orologio per evitare che il tempo si sciupi.
Il risultato è il medesimo!
Non puoi pretendere di controllare il tempo fermando le lancette dell’orologio! Non puoi pretendere che il denaro ti protegga dal tempo se rimane “inagito” sul conto corrente!
*ISTAT “IL VALORE DELLA MONETA IN ITALIA DAL 1861 AL 2020”